Smart, circolari, sostenibili: ecco le città del futuro

Dagli edifici ai rifiuti, dal clima al digitale, come rendere più vivibile la quotidianità urbana
 
“Impegnati” nelle ferie più libere degli ultimi anni, fra viaggi, evasione, spiagge assolate e clima verdeggiante, siamo consapevoli che la città e la quotidianità ci aspettano al varco settembrino.
 
Entro il 2030, il 60% della popolazione mondiale vivrà nelle aree urbane, e con questa consapevolezza i 193 Paesi membri ONU hanno definito gli obiettivi strategici di sostenibilità, parlando di città circolari oltre che sostenibili: organizzazioni che vedono gli spazi più efficienti, digitali, vivibili e integrati, inclusivi, sicuri e duraturi nel tempo.
 
I requisiti da rispettare sono di natura ambientale, culturale e sociale. Lo strumento principe è quello digitale, che consente di monitorare la qualità dell’aria, dell’acqua, della temperatura, per ottimizzare i consumi e controllare gli andamenti da remoto, per intervenire tempestivamente; permette inoltre di attivare i sistemi di risparmio energetico, quali il solare termino, il fotovoltaico, l’eolico, di realizzare efficienza per i cittadini, fra spesa online, prenotazione e pagamento dei servizi via app, smart working per ridurre l’inquinamento e il traffico. A questo proposito, la transizione verso la mobilità sostenibile passa attraverso servizi di sharing e taxi elettrici, e la riqualificazione degli edifici e del contesto paesaggistico passa attraverso l’isolamento termico delle strutture, l’incentivazione della raccolta differenziata, la promozione del decoro urbano e il rispetto delle regole da parte di cittadini e imprese.
 
Esiste già una classifica delle città più sostenibili al Mondo: otto fra le prime dieci posizioni sono occupate da metropoli europee, la prima città africana in lista, Johannesburg, è al 92mo posto.
 
In pole position fra le città green vi è Londra, seguono Stoccolma ed Edimburgo (davanti a tutte per benessere sociale), a conferma dell’attenzione, istituzionale e individuale, dei Paesi del Nord Europa verso una buona qualità della vita.
 
Fra i primi classificati, vediamo anche Singapore (in testa per benessere economico), Vienna, Zurigo, Monaco di Baviera, Oslo, Hong Kong e Francoforte. New York è la prima città ecosostenibile del continente americano, piazzata al 14mo posto nella classifica mondiale.
 
Qualche curiosità per il nostro Paese: Roma e Milano sono le uniche città in graduatoria per sostenibilità, Firenze è invece la città più digitale, mentre Modena, Bolzano e Mantova sono le più collegate ed integrate, con servizi in rete facilmente accessibili.
 
Infine, il concetto di circolarità, dimensione imprescindibile, che comprende l’utilizzo di fonti rinnovabili, il reimpiego delle risorse materiali ed energetiche, la gestione virtuosa dei rifiuti.
 
I fondi straordinari stanziati dalla Comunità Europea, per la ripresa degli Stati membri, seguono proprio questa direzione: la Missione 2 del PNRR, denominata “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, stanzia quasi 60 miliardi in 5 anni, e la Missione 3, dedicata alle “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”, presenta oltre 25 miliardi nel quinquennio.
 
L’orientamento non è solo economico-finanziario, ma soprattutto progettuale, a sostenere occupazione e territorio, il nostro meraviglioso territorio.
 
 
 

Tratto da: Dentrocasa agosto 2022