La bellezza ci salverà davvero?

Cosmetica, integrazione, nutraceutica:il benessere è un settore trainante l’economia del nostro Paese.

 
“La bellezza salverà il mondo” afferma il principe Miškin nell’Idiota di Dostoevskij: il concetto del bello, espresso in modo volutamente criptico dallo scrittore russo, permea di fatto tutte le culture, da quella classica che identifica la beltà con la forza (si pensi al bel Paride della mitologia greca) a quella cristiana che spesso associa la bellezza alla bontà d’animo (ricordiamo San Francesco, prezioso testimone delle bellezze del creato).
Attraversando i secoli, incredibilmente la bellezza da icona diventa business, un business che in tempi difficili sta salvando davvero la manifattura del Bel-Paese: il 60% dei prodotti per make up del Mondo è “made in Italy”, e l’Italia è anche il quarto Paese in Europa per consumo di cosmetici, dopo Germania, Francia, Regno Unito.
Il fatturato del comparto è in crescita da oltre 10 anni, superando i 9.300 miliardi di euro di valore della produzione, oltre il 30% destinato all’esportazione. Secondo Federsalus, il mercato degli integratori presenta ricavi industriali lungo la filiera italiana per oltre 1 miliardo di euro, con 183 milioni di confezioni vendute ed una occupazione in crescita del 51%, con una quota di export vicina al 20%.
 
Il tema diventa di interesse scientifico: ho recentemente assistito a Padova al dibattito “Bellezza e mente”, animato da una docente di Harvard, Immaculata De Vivo, e da uno scienziato italiano, Vittorino Andreoli, che ha presentato in anteprima il suo saggio.
Le forme della bellezza”, dall’arte all’eros. La ricercatrice statunitense ha pubblicato uno studio inedito, che correla in modo chiaro lo stile di vita, che comprende la dieta, la nutraceutica, l’attività fisica, alla lunghezza dei telomeri, ovvero le regioni terminali dei nostri cromosomi, che li proteggono dal deterioramento e dall’invecchiamento. Dal benessere del corpo a quello della mente, è il passo in più dello psichiatra veronese, che aggiunge al binomio anche le relazioni sociali: l’equilibrio di questi tre elementi ci rende davvero belli, ad ogni età e in qualunque condizione sociale.
 
Il concetto scientifico (e non più solo effimero) di bellezza si traduce dunque in business: sono già oltre 300 le farmacie e parafarmacie del territorio italiano che aderiscono a questo programma, presentando presso i punti vendita un corner dedicato; non solo creme ed integratori, ma anche libri e consigli pratici per il miglioramento dell’aspetto fisico ed interiore dei clienti-pazienti.

Tratto da: Dentrocasa giugno 2017