L’intuizione di Andrea Rinaldo, ex nuotatore professionista ed allenatore, porta sul mercato un’innovazione dirompente: un dispositivo brevettato, in due versioni, chiamato Xmetrics, progettato da un team di ingegneri che si appassionano all’idea al punto di divenire soci della start-up.
Un vero e proprio “pool di cervelli” con competenze che spaziano dagli aspetti tecnologici al marketing e commerciale, ed i risultati arrivano subito: nel 2014 i primi prototipi sono finanziati da una campagna di crowdfunding, che consente di raccogliere il 157% del target attraverso piccole donazioni promosse via web, e fioccano premi nazionali ed internazionali per l’originalità dell’impresa, in particolare gli ambiti Premio Marzotto, Premio Superstarter, Premio TIM.
Il progetto nasce e prende forma rapidamente: 60 nuotatori, capitanati dal testimonial Massimiliano Rosolino, testano il dispositivo, posizionato sugli occhialini dell’atleta per non interferire sulla sua attività motoria, a differenza di altri strumenti di misura da polso; lo sportivo e l’allenatore (che comunica con il nuotatore in vasca tramite un auricolare) verificano in diretta i dati quantitativi e qualitativi dell’allenamento rilevati dallo strumento, poi raccolti e fruibili da qualsiasi dispositivo elettronico, computer, tablet o telefono mobile.
“Il business plan aziendale è molto ambizioso.” - commenta l’ing. Francesco Quartuccio, responsabile marketing e vendite, con un passato da manager di multinazionali e società di consulenza direzionali - “Si compete su un mercato potenziale che cresce ogni anno a doppia cifra ed oggi conta circa 23 milioni di clienti, sportivi professionisti ed amatoriali di nuoto e triathlon, disposti a sperimentare nuovi strumenti che consentano di migliorare le loro performance. I canali di vendita sono i retailer specializzati di tutto il Mondo, con i quali sono stati raggiunti o sono in fase di studio gli accordi di distribuzione. L’obiettivo realistico che ci poniamo è il break even economico nel 2016 e la vendita di 55.000 unità entro il 2017.”
L’entusiasmo del team, giovane e preparato, è davvero contagioso, e lo è ancor più in un periodo in cui le “brutte notizie” ed i “casi di insuccesso” popolano i giornali, le idee faticano a tradursi in business concreti, il numero delle imprese e degli imprenditori continua progressivamente ad assotigliarsi.
Un “lieto inizio” per Xmetrics, con l’auspicio di un crescente successo, che porti ancora una volta il genio italico, che in questo caso si sposa con il design e la tecnologia, in tutti i Paesi del Mondo.
Tratto da: Dentrocasa novembre 2015