Un recente studio promosso da IlSole24Ore, in collaborazione con una società di statistica economica, ha stilato una classifica delle aziende italiane al maggior tasso di crescita nel quinquennio 2014-2018, con forti prospettive di sviluppo espresse per il 2019 e per gli anni a seguire.
In questa ricerca colpisce l’eterogeneità dei settori e delle qualifiche di questi imprenditori: dallo chef stellato che dirige i fornelli ed una holding, al progettista di smart city nel mondo, dall’agenzia web all’azienda di cibo bio-funzionale a filiera agroalimentare integrata.
Queste esperienze di successo, pur nella loro evidente diversità, sono accomunate da alcune comuni caratteristiche, che determinano le leve fondamentali del loro sviluppo.
La prima e più visibile è senz’altro il boom dei servizi digitali: tradizionalmente arretrato sul piano tecnologico - basti pensare alla lenta diffusione della banda larga - il nostro Paese evolve senza sosta, con la diffusione massiva del commercio elettronico in tutti i settori di business.
Altro motore positivo è l’internazionalizzazione, non solo dei beni ma finalmente anche dei servizi ad alto valore aggiunto, unito alla qualità assoluta dell’alto di gamma, simbolo dell’italianità, premiata dai mercati esteri sia che si esporti l’alta cucina, sia che si posino mosaici artistici nelle grandi stazioni delle città americane.
Tendenza vincente è inoltre la sostenibilità, il rievocare elementi naturali e della tradizione: raccontare una storia, quella della propria azienda, e tradurla di un prodotto moderno è un messaggio apprezzato dai consumatori di tutto il mondo che, accanto al mordi e fuggi della rete, amano soffermarsi sui dettagli dell’Italian way of life, sull’attenzione all’ambiente e all’inclusione sociale. Ricorre e si amplia anche il tema dell’welfare, che permea le organizzazioni, consentendo ai dipendenti di beneficiare di migliore conciliazione vita-lavoro, di utilizzare dei voucher per l’assistenza di bambini ed anziani, e di premi in denaro per affrontare le spese sanitarie: agli sgravi per l’azienda e agli incentivi per i manager, si associa dunque un maggior benessere per tutte le risorse umane.
Le grandi imprese in crescita utilizzano anche il retail, quale arma strategica: si integrano a valle, con formule diverse (dalla partnership al franchising), rendendo sempre più riconoscibili i marchi, avviando negozi monomarca, integrati fra loro ed alla casa madre con sistemi informatici, coinvolgendo in modo massivo una community di consumatori, in controtendenza rispetto all’offerta aggregata e generalista dei centri commerciali.
Un’evoluzione sorprendente, che, pur in un’economia industriale sotto capitalizzata, che origina dalla provincia e dalla libera iniziativa, premia individualità ed eccellenze esportabili e replicabili nel Mondo.
Il genio italico fiorisce e funziona ancora.
Tratto da: Dentrocasa aprile 2019