E' primavera. Ditelo...con un fiore!

Clima mite e organizzazione industriale sviluppano il florovivaismo in Europa.
 
Sin dall’antichità la bellezza, il colore, il profumo dei fiori sono stati una grande attrazione per l’umanità. La floricoltura per diletto è da sempre presente nei nostri terrazzi e giardini, ma la floricoltura da reddito si è affermata nell’ultimo cinquantennio in Europa e da circa trent’anni nel nostro Paese.
 
Nel bacino mediterraneo ed in particolare in Francia, sulla costiera del sud, il clima mite consente la coltivazione di piante da fiori e da ornamento senza riparo o con protezioni limitate, quali vetri e piccole stufe; Antibes, cittadina francese, ospita quasi 800 stabilimenti e 500 ettari coltivati a fiori; particolare è la coltivazione di mimose a Cannes e di violette a Tolosa; l’organizzazione è sostenuta dalle istituzioni, quali la scuola di Versailles, gli orti botanici, il Museo di storia naturale, e persino le ferrovie dispongono treni speciali da Nizza a Parigi nella stagione primaverile.
 
La floricoltura è ampiamente praticata anche in Olanda, ove la specialità sono le piante bulbose (giacinti e tulipani); in Inghilterra il commercio di piante e fiori è pure molto sviluppato, e si contano 2.500 stabilimenti di settore. Nel nostro Paese la zona chiave (85% della superficie coltivata a fiori) è la riviera ligure: mite d’inverno e temperata d’estate, luminosa e generalmente priva di venti. La distribuzione non avviene più solo attraverso negozi specializzati, ma anche in grande distribuzione, abbracciando un target di clientela eterogeneo, che predilige i fiori recisi. Complessivamente il florovivaismo italiano vale oltre 2,4 mld euro di giro d’affari annuo, conta circa 30 mila aziende agricole, con più di 100 mila occupati.
 
La propensione positiva al consumo dei nostri concittadini è stata misurata da un sondaggio di Coldiretti, secondo il quale 9 italiani su 10 traggono piacere dalla presenza di fiori in casa, ritenendoli un colorato e profumato antistress. Si rileva una lieve flessione solo nel business del verde pubblico, con un taglio della spesa di manutenzione di parchi e giardini (577 milioni di metri quadri, 32 metri quadrati per abitante); gli acquirenti privati sono invece circa 8 milioni, in crescita. Un dato curioso è quello relativo al “pollice verde”, che pare manifestarsi nel 47% degli uomini e solo nel 43% delle donne.
 
I consumi si intensificano in occasione delle ricorrenze… prime fra tutte San Valentino e la festa della Mamma, i giorni più fortunati per i fioristi, che in poche ore realizzano fino al 10-20% di fatturato annuo, e per chi viene gentilmente omaggiato. Il prodotto più venduto? Naturalmente la rosa rossa!

Tratto da: Dentrocasa aprile 2018