Oltre 2 miliardi di euro nel 2018: questo è il giro d’affari italiano del petfood, il mercato dell’alimentazione per gli animali domestici. Fra gli amici a quattro zampe, sono i felini a farla da padroni: il 52% del mercato complessivo, 1,08 miliardi di euro a valore, è dedicato a loro.
In media il rapporto è uno a uno: per ogni cittadino vi è un animale d’affezione, se ne contano infatti ben 60 milioni; risultiamo terzi nel Mondo per amore verso questi piccoli amici, dopo Stati Uniti (dove fra gli animali d’affezione si contano anche i cavalli) e Polonia.
I loro “padroni” non risparmiano sulla spesa: il 33% degli italiani spende fra i 51 ed i 100 euro annui per i propri animali, il 14% tra i 101 e i 200 euro annui, ed il 4% tra i 201 ed i 300 euro annui. Negli ultimi tempi si assiste inoltre alla proiezione della tendenza alla sana alimentazione ed al benessere anche su cani e gatti, crescono infatti i segmenti “premium”, gli snack funzionali, i prodotti per l’igiene orale (+15% anno su anno), per la bellezza, gli oggetti per il gioco e per il trasporto, fra cui le bici cittadine con apposito accessorio.
Si tratta, di fatto, di uno dei pochi segmenti trasversali: le generazioni più anziane e le giovanissime unanimemente amano gli animali ed approcciano al petfood nel negozio specializzato ma anche nella grande distribuzione organizzata, ove si moltiplicano corner e promozioni dedicate. Indubbiamente i canali di vendita tradizionali lasciano spazio alle novità, proprio come nei business dedicati agli umani: crescono infatti a doppia cifra le vendite online ed aumenta il numero di polizze assicurative stipulate sugli animali.
Il fenomeno non è passato inosservato agli investitori, fra cui aziende multinazionali in ottima salute, che moltiplicano offerte e proposte e garantiscono, anche attraverso la leva pubblicitaria, un’immagine sempre più moderna e accattivante: uno degli elementi chiave è senza dubbio il packaging, esplicito, colorato, accessoriato, tecnologico, che esprime novità anche attraverso sigilli di chiusura, film adesivati e green per la corretta conservazione, cerniere e valvole per l’erogazione controllata del prodotto.
A livello internazionale, la Pet Economy cresce al ritmo del 5% annuo, con un’evoluzione sociale sorprendente: l’animale domestico è considerato a pieno titolo un membro della famiglia, che orienta le abitudini e fa emergere nuovi bisogni nel ciclo di vista economico-familiare.
I Pet, a loro volta, riescono, nella maggioranza dei casi, ad incrementare il benessere di chi li accoglie: partecipano positivamente a percorsi di riabilitazione nelle strutture ospedaliere - in particolare nei reparti di pediatria e di lungodegenza - nelle carceri e nelle case di cura per malati psichiatrici.
Fido si conferma dunque il migliore amico dell’uomo, nonché un ottimo alleato per uno sviluppo economico, sostenuto e sostenibile, garantito da consumi stabili, di moda e innovativi.
Tratto da: Dentrocasa novembre 2019