Bim Gsp, Zanardo l’unica candidata viene dalla Ferrari
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BELLUNO. «Questo è un lavoro che ha bisogno di competenze». Nel piccolo esercito di candidati alla guida di Bim Gsp c’è una sola donna e il suo curriculum può fare invidia a buona parte dei concorrenti uomini. Padovana nata a Venezia, 37 anni, ingegnere chimico con il massimo dei voti e master in business administration, Lisa Zanardo, tra le altre cose, ha lavorato anche in Ferrari per quattro anni prima come project manager e poi come responsabile pianificazione e performance brand. Oggi, dopo una serie di esperienze di tutto rilievo da dipendente nel settore privato «tutti lavori trovati solo mandando il curriculum», dirige lo studio che ha fondato e che si occupa proprio di risanare aziende in difficoltà. L’ingegnere però conosce bene anche l’ambiente pubblico, perché è stata consulente del ministero per la pubblica amministrazione e della Regione Veneto, ma la totale distanza dalla politica è provata dal suo ruolo attuale: componente dell’Organismo indipendente di valutazione, dove indipendente indica l’assenza di rapporti con i partiti. Infine Zanardo viene spesso in vacanza nel bellunese e conosce Bim Gsp «da utente».
Ma perché professionisti affermati e con grande esperienza decidono di mettersi in gioco in un’impresa tanto complessa come il risanamento di Bim Gsp?
«Oggi buona parte delle aziende, pubbliche come private, sono in difficoltà», spiega Lisa Zanardo, «non è raro, anzi è esattamente quello che faccio tutti i giorni, operare in società che hanno bisogno di ristrutturazione, riduzione dei costi, efficienza. Dopo anni di costi importanti, le aziende hanno capito che è venuto il momento delle competenze, della managerialità e di persone preparate con curriculum in linea con le esigenze aziendali». Zanardo, come gli altri candidati, non ha potuto leggere il bilancio di Bim Gsp, ma dimostra di conoscere molto bene la situazione: «Chi verrà scelto ha una missione difficile, ma io sono ottimista e penso che nel piano di risanamento vadano tenuti fissi due obiettivi: ridurre i costi mantenendo il livello occupazionale e garantire il dovuto alle imprese creditrici».
Poca la differenza tra cda e amministratore unico: «In un cda si possono condividere e elaborare collegialmente le decisioni, ma ciò che conta è che ci sia un buon clima con i dipendenti e i soci. Al di là della governance Bim Gsp ha bisogno che si faccia in fretta: serve un piano di risanamento nel giro di due - tre mesi. Bim Gsp può funzionare, va trovato il modo di farla funzionare».